Respiri ciò che ti affascina e dimentichi chi ti osserva.
Scopri solo alla fine che forse i pezzi della vita di un me, possono essere messi insieme per costruirti.
Decidere di evitare non porta a niente, dare voce a ciò che sia ha dentro è la scelta.
Possa lui scoprire cosa si nasconde dietro le mura di una città diroccata.
Muro di pietra che vieni giu soltanto dopo un insignificante alito di vento.
Credi di sapere cosa si prova.
Forse resta nel tuo corpo, la sensazione che quello che fai non serve a niente.
Apriti a chi ti osserva da lontano, ora.
https://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2011/08/ascoltami-ora-testi-e-poesie-di-vittorio-errico-blog.webp10971920vittorioerricohttps://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2017/01/logovittorioerrico-300x300.pngvittorioerrico2011-08-02 13:21:002024-07-29 18:34:52Ascoltami, ora
La storia del Ghost per eccellenza in Graphic Design
Chi è che non si ricorda la barzelletta che ci si diceva da bambini del fantasma formaggino? C’era sempre il solito che cercava di raccontarla. Il Fantasma formaggino, un fantasma dalla vita distrutta.
Uno spettro che non poteva fare paura perché si manifestava col nome di formaggino, una cosa che neanche con la cattiva digestione poteva fare del male. Solo in due ebbero paura di lui in tutta la sua misera storia, il francese e tedesco che, udendo la voce del fantasma, scapparono via dal castello. Ho scoperto leggendo questo link che la storia nasce con un italiano che chiuderà la vicenda, anche se dalle mie parti le barzellette raccontate con i tre personaggi hanno come protagonista un napoletano. La distinzione rispetto all’italiano generico viene dettata forse dall’ingegnosa soluzione utilizzata dal protagonista della barzelletta. Mi viene in mente un detto napoletano che narra: “‘o napulitano se fa secco, ma nu more!” (il napoletano si fa magro, ma non muore).
Leggendo altre cose, mi è venuta voglia dare lustro alla inutile carriera di questo spirito vagante. Che comunque appartiene alla nostra infanzia e continua ancora a far divertire i più piccoli. Il fantasma formaggino dovrebbe diventare un cult della barzelletta per piccoli, e tutti dovremmo impegnarci a far si che accada.
Vi ricordo che saranno a breve disponibili anche le magliette del fantasma formaggino, che possono essere richieste inviando una mail.
https://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2011/07/53461244071.jpg550550vittorioerricohttps://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2017/01/logovittorioerrico-300x300.pngvittorioerrico2011-07-31 13:23:002024-07-29 18:26:06The Ghost small cheese
Di notte
Ascolto la fiaba sussurrata dalla mia musa.
Mi pare di sognare,
rannicchiato in una scatola bianca,
nascosto nei cassetti dell’anima.
Io piccolo segreto di una vita ingrata.
Sbadiglio dolce di chi aspetta il domani con attesa,
e incessante desio.
Affido a te,
notte infinita,
il sonno di lei…
creatura dei sensi.
Ascoltami, ora
Ascolto in te la voglia di non andare oltre.
Respiri ciò che ti affascina e dimentichi chi ti osserva.
Scopri solo alla fine che forse i pezzi della vita di un me, possono essere messi insieme per costruirti.
Decidere di evitare non porta a niente, dare voce a ciò che sia ha dentro è la scelta.
Possa lui scoprire cosa si nasconde dietro le mura di una città diroccata.
Muro di pietra che vieni giu soltanto dopo un insignificante alito di vento.
Credi di sapere cosa si prova.
Forse resta nel tuo corpo, la sensazione che quello che fai non serve a niente.
Apriti a chi ti osserva da lontano, ora.
The Ghost small cheese
La storia del Ghost per eccellenza in Graphic Design
Chi è che non si ricorda la barzelletta che ci si diceva da bambini del fantasma formaggino? C’era sempre il solito che cercava di raccontarla. Il Fantasma formaggino, un fantasma dalla vita distrutta.
Uno spettro che non poteva fare paura perché si manifestava col nome di formaggino, una cosa che neanche con la cattiva digestione poteva fare del male. Solo in due ebbero paura di lui in tutta la sua misera storia, il francese e tedesco che, udendo la voce del fantasma, scapparono via dal castello. Ho scoperto leggendo questo link che la storia nasce con un italiano che chiuderà la vicenda, anche se dalle mie parti le barzellette raccontate con i tre personaggi hanno come protagonista un napoletano. La distinzione rispetto all’italiano generico viene dettata forse dall’ingegnosa soluzione utilizzata dal protagonista della barzelletta. Mi viene in mente un detto napoletano che narra: “‘o napulitano se fa secco, ma nu more!” (il napoletano si fa magro, ma non muore).
Leggendo altre cose, mi è venuta voglia dare lustro alla inutile carriera di questo spirito vagante. Che comunque appartiene alla nostra infanzia e continua ancora a far divertire i più piccoli. Il fantasma formaggino dovrebbe diventare un cult della barzelletta per piccoli, e tutti dovremmo impegnarci a far si che accada.
Vi ricordo che saranno a breve disponibili anche le magliette del fantasma formaggino, che possono essere richieste inviando una mail.