Ieri sono stato a scattare delle fotografie al secondo degli eventi organizzato dai ragazzi dell’Associazione ArtiSticàMente.
Un evento che viene da un cliché già testato in passato, ma che però aveva perso un po’ di smalto. Nella serata di ieri, ho visto però, un particolare fermento, che mi ha riportato in dietro nel tempo a quando vivevo gli spazi della casa delle arti e che ricordo con una leggera malinconia.
I ragazzi di ArtiSticàMente sono riusciti a rendere viva la passione per l’associazionismo di tanti che conosco e in qualche modo hanno posato una pietra per una nuova era. Le facce che lavorano dietro ad un evento come”On-Art” sono tante, ed in ognuna di quella si vede la voglia di espressione e la capacità di organizzare e proporre. Tutto quello che ho visto ieri può essere solo il frutto di un gruppo affiatato che non ha paura di affrontare la fatica, i pregiudizi, e i signori della burocrazia. Un gruppo di lavoro che avrà un futuro solo se sarà considerato gruppo e non ci sarà spazio per un virus come l’individualismo.
Ne sono ancora pochi questi eventi e vorrei vederne tanti altri, perché il nostro territorio ne ha davvero bisogno e ne hanno bisogno i tanti ragazzi che, senza una passione e una strada da seguire, vagano per il paese inneggiando ideali che sono dettati da una ignoranza sempre più diffusa.
Posso solo ringraziare i ragazzi di ArtiSticàMente per la bella serata trascorsa e sperare che grazie a loro l’arte, la musica, e tutte le forme di espressione appartenenti alla nostra terra non possano finire nel baratro di una società sempre più sorda e cieca.
Guarda lefoto della serata. Altre immagini di alcuni eventi sul mio portfolio.
https://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2013/05/53211691415.jpg364550vittorioerricohttps://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2017/01/logovittorioerrico-300x300.pngvittorioerrico2013-05-13 11:42:002024-07-31 12:42:47Una serata di fotografie da ArtiSticàMente
Uno spettacolo di Antonio Iavazzo con la mia direzione della fotografia – Don Chisciotte…
Finisce una tre giorni emozionante, fatta di sudore e divertimento. Finisce un piccolo viaggio realizzato con una compaia di “folli”, così ama definirli il regista. Parlo della messa in scena de Don Chisciotte , Carluccio e la Fattucchiera, fatta al Teatro Civico 14 dal 3 al 5 Maggio, con la regia di Antonio Iavazzo e la mia direzione della fotografia.
Durante queste giornate ho avuto modo di conoscere nuove persone e confermare un meraviglioso rapporto con altre che già conoscevo. Queste giornate sono l’ideale per ricercare nuovi stimoli e nuovi interessi, in un mondo in continua evoluzione come quello del teatro.
Il testo scritto da Antonio Magliulo e riadattato in una maniera straordinaria da Antonio Iavazzo, riporta una storia diversa dal romanzo che tutti conosciamo, caratterizzato da una struttura che abbraccia i più pinti i toni della commedia dell’arte. Personaggi ambientati in una Napoli del ‘600 colpita dalla fame, e protagonisti di intrecci sentimentali e anime “affatturate”, che si sfidano l’un l’altra a suon di bastonate e filtri d’amore. Come in tutte le opere di Antonio Iavazzo non mancano le figure danzanti che, attraverso i movimenti e i gesti di discipline millenarie, rievocano la spiritualità e la vera anima delle “creature teatrali” di questo virtuoso regista.
Insomma un lavoro complicatamente leggero, che affronta tutte le difficoltà dell’uomo attore e dell’uomo spettatore. Scene di fantastici amori e grotteschi duelli, nati dalla mente di un “folle” che guida un gruppo di “folli”.
https://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2013/05/53212220857.jpg364550vittorioerricohttps://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2017/01/logovittorioerrico-300x300.pngvittorioerrico2013-05-07 11:50:002024-07-30 18:00:37Don Chisciotte, Carluccio e la Fattucchiera
Resto qui, immobile, sospeso fra un ieri e un forse ti farò sapere.
Non riesco a salutarti dicendo ciao, e nemmeno a chiederti perché.
Però lo faccio, ascolto il silenzio che mi gira intorno e vedo che oltre al rumore dell’hard-disk, e quello delle auto che sfrecciano in lontananza, io non sento niente.
Cerco di capire ma non ci riesco, o forse ho già capito da tempo e me ne accorgerò domani.
Scrivo un post-it sulla mia scrivania: “non ti dimenticare di riflettere”.
Domani lo devo fare, devo almeno entro le tre del pomeriggio, riuscire a capire.
Perché mi trovo solo, davanti al monitor spento, poggiato sulla mia scrivania con la penna fra le dita.
E sono soltanto le cinque del mattino.
https://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2012/04/cinque-del-mattino-testi-e-poesie-di-vittorio-errico-blog.webp10971920vittorioerricohttps://vittorioerrico.it/wp-content/uploads/2017/01/logovittorioerrico-300x300.pngvittorioerrico2012-04-12 12:20:002024-08-05 19:11:20Cinque del mattino
Una serata di fotografie da ArtiSticàMente
Ieri sono stato a scattare delle fotografie al secondo degli eventi organizzato dai ragazzi dell’Associazione ArtiSticàMente.
Un evento che viene da un cliché già testato in passato, ma che però aveva perso un po’ di smalto. Nella serata di ieri, ho visto però, un particolare fermento, che mi ha riportato in dietro nel tempo a quando vivevo gli spazi della casa delle arti e che ricordo con una leggera malinconia.
I ragazzi di ArtiSticàMente sono riusciti a rendere viva la passione per l’associazionismo di tanti che conosco e in qualche modo hanno posato una pietra per una nuova era. Le facce che lavorano dietro ad un evento come”On-Art” sono tante, ed in ognuna di quella si vede la voglia di espressione e la capacità di organizzare e proporre. Tutto quello che ho visto ieri può essere solo il frutto di un gruppo affiatato che non ha paura di affrontare la fatica, i pregiudizi, e i signori della burocrazia. Un gruppo di lavoro che avrà un futuro solo se sarà considerato gruppo e non ci sarà spazio per un virus come l’individualismo.
Ne sono ancora pochi questi eventi e vorrei vederne tanti altri, perché il nostro territorio ne ha davvero bisogno e ne hanno bisogno i tanti ragazzi che, senza una passione e una strada da seguire, vagano per il paese inneggiando ideali che sono dettati da una ignoranza sempre più diffusa.
Posso solo ringraziare i ragazzi di ArtiSticàMente per la bella serata trascorsa e sperare che grazie a loro l’arte, la musica, e tutte le forme di espressione appartenenti alla nostra terra non possano finire nel baratro di una società sempre più sorda e cieca.
Guarda lefoto della serata. Altre immagini di alcuni eventi sul mio portfolio.
Don Chisciotte, Carluccio e la Fattucchiera
Uno spettacolo di Antonio Iavazzo con la mia direzione della fotografia – Don Chisciotte…
Finisce una tre giorni emozionante, fatta di sudore e divertimento. Finisce un piccolo viaggio realizzato con una compaia di “folli”, così ama definirli il regista. Parlo della messa in scena de Don Chisciotte , Carluccio e la Fattucchiera, fatta al Teatro Civico 14 dal 3 al 5 Maggio, con la regia di Antonio Iavazzo e la mia direzione della fotografia.
Durante queste giornate ho avuto modo di conoscere nuove persone e confermare un meraviglioso rapporto con altre che già conoscevo. Queste giornate sono l’ideale per ricercare nuovi stimoli e nuovi interessi, in un mondo in continua evoluzione come quello del teatro.
Il testo scritto da Antonio Magliulo e riadattato in una maniera straordinaria da Antonio Iavazzo, riporta una storia diversa dal romanzo che tutti conosciamo, caratterizzato da una struttura che abbraccia i più pinti i toni della commedia dell’arte. Personaggi ambientati in una Napoli del ‘600 colpita dalla fame, e protagonisti di intrecci sentimentali e anime “affatturate”, che si sfidano l’un l’altra a suon di bastonate e filtri d’amore. Come in tutte le opere di Antonio Iavazzo non mancano le figure danzanti che, attraverso i movimenti e i gesti di discipline millenarie, rievocano la spiritualità e la vera anima delle “creature teatrali” di questo virtuoso regista.
Insomma un lavoro complicatamente leggero, che affronta tutte le difficoltà dell’uomo attore e dell’uomo spettatore. Scene di fantastici amori e grotteschi duelli, nati dalla mente di un “folle” che guida un gruppo di “folli”.
In scena
dietrolequinte
Guarda altre foto di backstage dei miei lavori.
Cinque del mattino
Resto qui, immobile, sospeso fra un ieri e un forse ti farò sapere.
Non riesco a salutarti dicendo ciao, e nemmeno a chiederti perché.
Però lo faccio, ascolto il silenzio che mi gira intorno e vedo che oltre al rumore dell’hard-disk, e quello delle auto che sfrecciano in lontananza, io non sento niente.
Cerco di capire ma non ci riesco, o forse ho già capito da tempo e me ne accorgerò domani.
Scrivo un post-it sulla mia scrivania: “non ti dimenticare di riflettere”.
Domani lo devo fare, devo almeno entro le tre del pomeriggio, riuscire a capire.
Perché mi trovo solo, davanti al monitor spento, poggiato sulla mia scrivania con la penna fra le dita.
E sono soltanto le cinque del mattino.