Oggi passeggiando con Altan ho alzato gli occhi al cielo ed ho guardato.
Oggi questo gesto indigna tanti perbenisti della domenica mattina.
C’è chi lo paragona ad un gesto di sinistra.
C’è chi è stato fermato per un “controllo” dei documenti da uno stato che tutto sembra fuorché antifascista.
C’è chi lo associa al terrorismo.
Io ci vedo altro.
Ci vedo il futuro di un mondo che se non appendiamo una bandiera, cadrà presto in rovina.
Ci vedo un mondo che “quattro folli” armati di solo cibo e con una vela issata, affrontano un mare in tempesta ed un tiranno ad attenderli. Tutto quello che non fa uno stato che ci rappresenta.
Ci vedo un po’ di bianco, rosso e verde con una fascia nera a lutto per tutto quello che c’è stato “quando c’era lui”.
Io ci vedo i partigiani che combattono con colori diversi l’invasore.
Io ci vedo Bella Ciao, che non è una canzone comunista ma una canzone contro l’oppressore.
Io ci vedo che se siamo liberi di mettere una bandiera, allora significa che siamo ancora fortunati di vederla sventolare.
Io ci vedo mai più quel bambino con la maglia rossa a faccia in giù nella sabbia, di un mare che doveva rallegrare, invece di annegare.
Io ci vedo “Ma io non sono qui, Egregio presidente, Per ammazzar la gente, Più o meno come me…”
Non lo so cosa tu cosa ci vedi, ma io, oggi, sono tanto contento di vedere.