La storia del Ghost per eccellenza in Graphic Design
Chi è che non si ricorda la barzelletta che ci si diceva da bambini del fantasma formaggino? C’era sempre il solito che cercava di raccontarla. Il Fantasma formaggino, un fantasma dalla vita distrutta.
Uno spettro che non poteva fare paura perché si manifestava col nome di formaggino, una cosa che neanche con la cattiva digestione poteva fare del male. Solo in due ebbero paura di lui in tutta la sua misera storia, il francese e tedesco che, udendo la voce del fantasma, scapparono via dal castello. Ho scoperto leggendo questo link che la storia nasce con un italiano che chiuderà la vicenda, anche se dalle mie parti le barzellette raccontate con i tre personaggi hanno come protagonista un napoletano. La distinzione rispetto all’italiano generico viene dettata forse dall’ingegnosa soluzione utilizzata dal protagonista della barzelletta. Mi viene in mente un detto napoletano che narra: “‘o napulitano se fa secco, ma nu more!” (il napoletano si fa magro, ma non muore).
Leggendo altre cose, mi è venuta voglia dare lustro alla inutile carriera di questo spirito vagante. Che comunque appartiene alla nostra infanzia e continua ancora a far divertire i più piccoli. Il fantasma formaggino dovrebbe diventare un cult della barzelletta per piccoli, e tutti dovremmo impegnarci a far si che accada.
Vi ricordo che saranno a breve disponibili anche le magliette del fantasma formaggino, che possono essere richieste inviando una mail.